“Sono imbufalito!”
“Sono inviperita!”
“Sono inc…to come una bestia!”
Ti è mai capitato di pronunciare queste frasi di rabbia?
Si?!
Infatti, quando ti arrabbi ti sembra di perdere la tua natura umana. Sembra che una forza soprannaturale si sia impossessata di te. Perdi il controllo e l’uso della ragione.
Ebbene, saper gestire la propria rabbia repressa è fondamentale per vivere meglio! La rabbia è uno spreco di energia che distrugge la tua salute fisica e mentale e ricorda sempre: la rabbia nuoce di più a chi la prova e non a chi la riceve!
È vero che arrabbiarsi, a volte, è inevitabile. È un’emozione naturale che ti coinvolge quando senti di essere stato offeso o quando ti trovi di fronte ad un problema che non prevedevi di dover affrontare. Però è anche vero che spesso capita di arrabbiarsi per motivi che
non meritano tutta questa emotività. Situazioni in cui ti basterebbe essere un poco più presente a te stesso per risolvere ogni situazione con grande vantaggio. E’ un’abilità fondamentale per la tua crescita personale.
Cos’è la rabbia? “Rabbia” deriva dal latino “rabies” che significa agire violentemente. Quindi, la rabbia comporta sempre la violenza. E la violenza comporta la forza (dal latino “vis” che significa “forza”). Quindi la rabbia è una forza violenta.
Questa violenza può essere gettata addosso agli altri, quindi dimostrata verso l’esterno, ma può anche rimanere dentro di te come una forza che ti corrode. E questo è anche peggio!
Insomma, trattenere la rabbia non è un modo per gestirla, diventa solo rabbia repressa. Inghiottire la rabbia fa male almeno quanto buttarla addosso agli altri. Ecco perché è necessario saper gestire la propria rabbia repressa.
Il nostro organismo come reagisce alla rabbia? Nei momenti in cui la rabbia ti assale, nel tuo organismo avvengono veri e propri mutamenti. Il linguaggio del corpo si modifica vistosamente. Il respiro si velocizza, i muscoli si irrigidiscono, i battiti cardiaci sono accelerati, la pressione arteriosa aumenta e si allentano i freni inibitori. Infatti, quando sei arrabbiato puoi dire o fare cose che altrimenti non faresti mai e di cui, a volte, dopo ti devi amaramente pentire.
Come se non bastasse, la rabbia frequente o addirittura prolungata nel tempo, può portare a conseguenze importanti a livello psicosomatico. Gli organi più sensibili a questa emozione sono il fegato e il pancreas, organi particolarmente delicati in quanto tessuti molli. Ti è mai capitato di dire la frase “mi fa rodere il fegato” quando sei arrabbiato? Oppure “ho avuto un travaso di bile”? Bhe’, se non lo hai mai detto, certamente ti è capitato di sentirlo dire!
Una errata gestione della rabbia porta anche ad avere atteggiamenti esageratamente aggressivi nei momenti sbagliati, leggi anche questo nostro articolo sul comportamento aggressivo.
Cosa fare per cotrollare la rabbia? Come tutte le emozioni umane, la rabbia non è giusta o sbagliata: semplicemente è! Quindi, devi prenderne coscienza, comprenderla e gestirla al meglio per te, trasformando quell’energia violenta in risorsa a tuo vantaggio. Vediamo come.
Ecco per te 5 semplici mosse per gestire la rabbia a tuo vantaggio.
1 – Non farti sfuggire il magico “Quarto di Secondo”. Fra l’innesco automatico della rabbia e l’impulso al comportamento emozionale hai circa ¼ di secondo. Qui si gioca la tua libertà di scegliere se arrabbiarti o meno. Prendi un bel respiro, conta fino a 10 per distaccarti emotivamente e chiediti: voglio questa rabbia? mi è funzionale in questo momento?
2 – Osserva la tua rabbia e ascolta gli impulsi del tuo corpo. Tra le emozioni involontarie, la rabbia è la più difficile da controllare. Riconoscere gli eventi che ti fanno scattare la reazione automatica della rabbia, ti permette di riconoscere le situazioni a rischio e di velocizzare il ritorno all’equilibrio.
Inoltre, individua i segnali esterni ed interni della tua rabbia. Come cambia la tua voce? E la tua mimica, la tua gestualità, postura e tensione muscolare? Qual è l’impulso all’azione? Il tuo respiro si fa più affannoso? La sudorazione aumenta? Il battito cardiaco è accelerato? Il tuo linguaggio del corpo ti aiuta a riconoscere quando la rabbia ti assale. Prima la riconosci, prima potrai intervenire per gestirla.
3 – Scarica l’energia della rabbia repressa. L’attività fisica è un toccasana per scaricare la tensione. Fai un salto in palestra. Se non frequenti la palestra, fai una passeggiata veloce all’aria aperta, fai una partita di calcio o di pallavolo, una corsa con il cane di famiglia, oppure spacca la legna per il camino…. insomma, scarica fisicamente l’energia negativa che stai accumulando. Sai che coloro che praticano box o arti marziali sono i più capaci a gestire la propria rabbia repressa? Un motivo ci sarà!
4 – Parlarne con un amico. Chiedere un parere ad una persona di cui ti fidi ti può aiutare a vedere la situazione da un’altra prospettiva e a renderti conto che, in effetti, stai sbagliando la strategia di reazione. Per interrompere l’automatismo della rabbia hai bisogno di cambiare punto di vista, come se fossi uno spettatore esterno emotivamente distaccato. Come percepirebbe la situazione una persona in uno stato di maggiore equilibro?
5 – Chiarisciti le idee. Chiediti con umiltà cosa ha scatenato la tua rabbia, chiediti se l’altro ti ha fatto del male intenzionalmente o per errore, se sei sicuro di non aver dimostrato una eccessiva suscettibilità, se hai considerato le possibili alternative per sdrammatizzare. Soprattutto, chiediti se la situazione merita davvero tutto questo spreco di energia e quali risultati vuoi ottenere dalla tua rabbia. Insomma, fatti una severa autocritica perché, come dicevano i saggi latini, “il giusto sta nel mezzo”.
Ancora una mossa, la 6°. L’ultima e la più importante: e se ci ricaschi? Pazienza! Può succedere. Sfrutta questa occasione per imparare di più su te stesso. Se impari ad avere pazienza con te stesso, ti sarà molto più facile avere pazienza con gli altri e imparerari a gestire e controllare la tua rabbia repressa.
Fabiola Sacramati & Paolo Sciamanna
Per le immagini ringraziamo CREDITS